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Alla scoperta della Tuscia: tra necropoli etrusche, terre dei Papi e ottimo vino

In viaggio nel cuore della Tuscia, tra l’antica Etruria meridionale, terre care ai Papi, vigneti e splendidi panorami sul lago di Bolsena, fino a travalicare i confini del Lazio per giungere nell’affascinante Orvieto. Un tour tra Lazio e Umbria alla scoperta di necropoli etrusche, borghi racchiusi tra mura medievali, dove storia, leggenda e tradizioni vengono raccontate intorno ad una tavola imbandita di prodotti genuini e ottimo vino. Da Viterbo attraverseremo splendidi scorci, costeggeremo il lago di Bolsena per poi giungere a Montefiascone, località celebre per i suoi vini DOC, per poi continuare il nostro itinerario ai piedi di Civita di Bagnoregio incantevole borgo su uno sperone di tufo nei pressi dei Monti Cimini, e concludere il nostro giro in sella ad una moto in Umbria, ad Orvieto una delle città italiane più ricche di monumenti. 

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immagine della tappa a Viterbo

Immagine di Viterbo

Il nostro itinerario assume da subito un sapore medievale. Entrare nella città di Viterbo, capoluogo della Tuscia, è come fare un salto nel passato per scoprire le meraviglie e le tradizioni di una città designata a rifugio dei Papi, dove venne celebrato il primo conclave della storia, e che oggi offre ai turisti il fascino intatto del suo splendore medievale. Piazze, vicoli, chiese e palazzi trasudano di storia. Immancabile è una passeggiata nel Quartiere San Pellegrino senza dimenticare la Cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa di Santa Rosa, la Rocca con il Museo Nazionale Etrusco e Piazza del Plebiscito.

Viterbo offre anche una ricca varietà di piatti tipici, certamente da gustare è l’acquacotta, un primo piatto semplice ma molto gustoso fatto con pane casereccio raffermo, verdure selvatiche e baccalà, il piatto tipico per eccellenza è, invece, la Pignattaccia, uno stufato cotto al forno. Se invece, preferite proseguire alla scoperta delle altre bellezze della Tuscia, prima di lasciare la città concediamoci una “dolce pausa” scegliendo tra i dolci tipici locali come il Pane del Vescovo, i Maccheroni con le noci, i ravioli con la ricotta, le castagnole alla Sambuca o le ciambelline.

immagine della tappa b Tuscania

Immagine di Tuscania

Usciti da Viterbo proseguite in direzione Tuscania percorrendo la Strada Tuscanese. Potrete così viaggiare lungo un percorso che ci permetterà di ammirare la campagna circostante e ci porterà alla scoperta di uno dei paesaggi più belli della Tuscia: l’antica Etruria meridionale. Prima di giungere nel centro di Tuscania, vale la pena fare una piccola deviazione lungo la Strada Provinciale 2 per visitare la Basilica di Santa Maria Maggiore e quella di San Pietro. Quest’ultima costruita sui resti di un’antica acropoli etrusca. La basilica, unica nel suo genere, è stata utilizzata come location cinematografica per girare film come L'Armata Brancaleone di Mario Monicelli, Uccellacci Uccellini di Pier Paolo Pasolini, Otello di Orson Welles, Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e Lady Hawke di Richard Donner.

Tuscania è una città d’arte, con il nucleo più antico interamente racchiuso da mura medievali ancora ben conservate, vi offrirà dei panorami invidiabili, ma anche la possibilità di conoscere la storia degli antichi insediamenti etruschi visitando il Museo Nazionale Tuscanese. Un altro piacevole luogo per i turisti è senza dubbio piazza Bastianini, dominata dalla seicentesca fontana Grande e dal Duomo.

immagine della tappa c Bolsena

Immagine di Bolsena

Ancora inebriati dalle bellezze di Tuscania, ritorniamo in sella e proseguendo sempre sulla Strada Provinciale 12 – San Savino in direzione nord, arriveremo così nel Comune di Marta che si affaccia sul lago di Bolsena, girando a sinistra in direzione Capodimonte, potremmo così percorrere la strada che costeggia lo specchio d’acqua in senso orario fino a giungere nella città di Bolsena accolti dalla bellezza delle torri della Rocca dei Monaldeschi, oggi sede del Museo Territoriale del Lago di Bolsena, che espone moltissimi reperti archeologici e naturalistici del territorio; all’interno del Museo è possibile anche visitare il nuovo Acquario, inaugurato nel 2011.

Il borgo antico si trova in posizione più elevata, mentre la cittadina moderna scende in pianura fino al lungolago. Visitando il centro storico merita un’attenzione particolare la Basilica di Santa Cristina, edificata nel XI secolo, che di fatto rappresenta il monumento simbolo della cittadina. E’ in questa chiesa che nel 1263 avvenne il miracolo dell’ostia stillante sangue durante la celebrazione della messa.

Bolsena è anche il luogo ideale dove poter degustare le specialità gastronomiche del lago che comprendono il coregone, l’anguilla e la zuppa di pesce, detta sbroscia. Ma ritorniamo in sella e continuando  ripartiamo alla scoperta di Montefiascone, percorrendo la SS2 che costeggia il lago. 

immagine della tappa d Montefiascone

Immagine di Montefiascone

Dall’alto di un colle che si affaccia sul cratere del Lago di Bolsena, potremmo scorgere Montefiascone, paese celebre per il vino EST! EST!! EST!!!, uno dei più famosi Doc prodotti nel Lazio. La tradizione vuole che il nome di questo vino sia da attribuire al coppiere del vescovo Johannes Defuk, che nell’anno 1.111 precedeva l’alto prelato lungo la strada verso Roma assaggiando il vino e lasciando sulla porta della locanda un messaggio per il suo padrone: ‘EST’ ossia ‘c’è’ in latino, se il vino era invece molto buono ‘EST EST’. Quando Martino giunse a Montefiascone ed assaggiò il vino del posto ne rimase estasiato, tanto da segnalare la sua eccellenza, scrivendo sulla locanda EST! EST!!EST!!! con tanto di punti esclamativi, da qui il nome del vino.

Non possiamo esimerci dall’assaggiare il famoso vino magari accompagnato da piatti a base di pesce. Interessanti da vedere sono la Basilica di San Flaviano (XI-XV secolo), la grandiosa Cattedrale intitolata a Santa Margherita dove possiamo ammirare la terza cupola più grande d’Italia, ed i resti della Rocca dei Papi, che ospita il Museo dell’architettura, oltre all’imponente castello medievale

immagine della tappa e Bagnoregio

Immagine di Bagnoregio

Altra tappa del nostro itinerario è la suggestiva città di Bagnoregio, con la sua frazione, Civita, chiamata anche “la città che muore” a causa del processo di erosione della roccia che mina la base dello sperone su cui si trova. Da Montefiascone imboccate la SR71 per poi svoltare a destra all’incrocio con la Strada Provinciale 130 da lì raggiungerete in pochi minuti Bagnoregio. Una volta qui vi consigliamo di indirizzarvi verso l’area di sosta che si trova ai piedi del borgo di Civita e dopo aver parcheggiato la moto, lasciatevi trasportare dall'atmosfera delle sue stradine attraversando l’antica Porta di S. Maria e raggiungete Piazza S. Donato dove si trova la Cattedrale con un bel campanile. Imperdibile la vista sui calanchi nella vallata circostante, dovuti a particolari fenomeni geologici che conferiscono ai picchi l'aspetto di cattedrali di pietra. Vale la pena visitare anche il piccolo museo della vita rurale ricavato in una grotta di epoca etrusca.

immagine della tappa f Orvieto

Immagine di Orvieto

Risaliti in sella alla nostra moto lasciamoci alle spalle Bagnoregio e risaliamo verso nord lungo la SP6 che giunti al confine tra Lazio e Umbria si trasforma in SP12 per giungere all’ultima tappa di questo nostro itinerario: Orvieto. Questa città in provincia di Terni è una delle più ricche di monumenti d’Italia: oltre al Duomo, simbolo della città e capolavoro dell’architettura gotica italiana, i cui lavori iniziarono nel 1290 per volontà di Papa Niccolò IV, possiamo ammirare la Chiesa di Sant’Andrea, costruita sulle rovine di un tempio pagano e di una chiesa paleocristiana, con la bella torre dodecagonale annessa al Palazzo comunale che si trova in Piazza della Repubblica, e il magico Pozzo di San Patrizio, una struttura architettonica unica al mondo, con le sue due scalate ellittiche che non si incontrano mai.

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